Chi Siamo

Nel lontano 1956 il nostro team , al pari del digitale, ovviamente non esisteva ma alcuni di noi (tranquilli, non siamo tutti così vecchi!) erano già impegnati nella registrazione "live" sia pure con apparecchi tutt'altro che professionali. Le registrazioni di allora le abbiamo ancora e a quel Geloso 256 siamo affezionatissimi. Quelle incisioni un po' miagolanti insieme ad altre addirittura su filo d'acciaio o su disco magnetico Dymaphon sono ancora lì a dimostrarci che l'analogico non era da buttare, non fosse altro che per la resistenza al tempo, sorvolando su fedeltà dinamica e rapporto segnale/disturbo.

Oggi la Kodak publicizza in USA i suoi CDR per una durata di 100 anni, ovviamente se ben conservati. Ma tra oltre un secolo, se proseguiamo ai ritmi di oggi, anche gli attuali standard si saranno più volte evoluti. O involuti, se prenderà piede l'abitudine sciagurata di campionare o comprimere il messaggio originario. Sentiamo già l'obiezione: "ma anche il digitale è campionato!".Vero, ma tutto è relativo al piacere dell'ascolto. Se tra due secoli le orecchie impazziranno per Minidisc o Mp3, tanto peggio per loro. Quel che conta è comunque fissare e tramandare la musica nel miglior modo possibile. Ed è esattamente questo il nostro obiettivo. Esistono dei microsolchi monofonici registrati quarant'anni or sono che ancora servono da riferimento. Un esempio? La trascrizione per orchestra dell'Iberia di Albéniz incisa dalla Philadelphia Orchestra diretta da Eugene Ormandy, Columbia (1958?).

Il team Intrinseco Studiomobile è composto di tecnici, musicisti ed appassionati melomani che collaborano avendo in comune - al primo posto - l'amore per la Musica e la registrazione , ovvero per una particolarissima Hi-Fi vista in maniera attiva e creativa non limitata all'ascolto di apparecchiature o di cavi più o meno esoterici. Scopo primario del team è la ricerca, quindi guadagnare quel tanto che ci consenta - come in passato - di aggiornare e sperimentare ciò che arriva di nuovo in materia di registrazione per restare all'avanguardia, ovvero come si dice "allo stato dell'arte". Siamo stati pionieri in Italia nel registrare in stereo su cassetta, prima con l'Uher CR210 poi con il Nakamichi 1000. In precedenza i nostri cavalli di battaglia (tutti ancora presenti) sono stati, nell'ordine, il Revox G36 (1963), il B77, il Teac A3440 e il Nagra IVS, poi (senza rimpianti) siamo passati anche al digitale e da oltre un decennio siamo scesi in campo con DAT come il Sony PCM2000 che nel lontano 1989 rappresentava un autentico mito per arrivare all'attuale Tascam DA45HR. Non ci siamo fatti mancare quasi nulla quanto ad attrezzature - compreso l'esclusivo Nagra Digital (in Italia ne esistono oggi appena 4 esemplari uno dei quali è nostro) e il non meno stratosferico sistema di editing su piattaforma Macintosh, Sonic Solution - mentre tanti musicisti, commissionandoci i lavori, ci affiancano e ci aiutano, sia nella ripresa che nell'editing, alimentando continuamente una lunga esperienza grazie anche al loro senso critico specie in fatto di convertitori AD/DA, microfoni e loro disposizione. Se i vostri obiettivi coincidono con i nostri, fatevi sentire. Non sarà mai un fatto di soldi.

Filippo Crispolti

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